Venezia scorre in tutte le sfaccettature del Local, dall’ambiente ai colori, dalla cucina alla sala, dai suoni al silenzio. Tutto parla dell’amore profondo che lega Benedetta e Manuel alle loro origini e alla laguna, del loro desiderio di regalare agli ospiti un racconto nuovo della città e delle tradizioni gastronomiche che la animano.
La scelta è stata quella di lavorare con alcuni dei migliori artigiani locali. Le sedie, i tavoli e la cantina portano la firma di Remo Pasquini, pezzi realizzati a mano e su misura, ricavati da pregiato legno di rovere.
Principe della sala il bancone, che si incontra subito all’entrata. Rame in superficie e una base lignea ricavata dalle botti della Valpolicella.
Il pavimento è un terrazzo alla veneziana, realizzato a mano, con incastonate circa 4.000 murrine, frutto del magico lavoro dei mastri vetrai di Murano. Il richiamo è al logo di Local (nato prima del restauro) nella volontà di creare un rimando coerente e identitario in tutti i particolari.
I complementi di illuminazione sono stati disegnati internamente e fatti realizzare da un’azienda veneziana.
In fondo alla sala un enorme quadro, appartenuto alla nonna di Benedetta, che porta immediatamente l’ospite a calarsi nella meraviglia che Venezia sa sempre offrire.
Elemento chiave di Local è la cucina a vista, il cui design prende ispirazione dalla tradizione, combinata con elementi di modernità. In coerenza con la filosofia del progetto, portare innovazione in città, è stata fortemente voluta “a vista” per rendere partecipi le persone del lavoro dello chef e della sua brigata. Diventa simbolo di quella trasparenza e chiarezza che delinea i tratti dell’attività.
A rendere tutto fluido e perfettamente integrato nell’atmosfera intima e rarefatta del locale, il colore delle pareti, che rimanda alla Laguna e che sembra far sentire anche da dentro il fruscio dell’acqua nei canali e nello scorrere del tempo.
In fondo, una piccola saletta privata per un massimo di quattro/sei persone. Qui si trovano anche i frigo di maturazione per il pesce e per la carne e una scaffalatura in legno che accoglie tutti vasi con i prodotti fermentati, le conserve e le varie sperimentazioni della cucina. Una piccola “cambusa”, accogliente e affascinante, avvalorata da una striscia di piastrelle verdi sulla parete, di straordinaria fattura.