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Il NOSTRO Mercato di Rialto

giovedì, 09 giugno 2016
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Rialto era il luogo più prestigioso della città, dove accadeva il commercio; nel 1181 fu costruito un ponte di barche chiamato “ponte della Moneta”, poi sostituito da un ponte levatoio in legno e, alla fine del Cinquecento, venne costruito l'attuale Ponte di Rialto. 

Era una piazza di scambio internazionale, il fulcro tra oriente ed occidente, dove si vendevano frutta, ortaggi, pesce, carni, formaggi, ma anche prodotti preziosi come le spezie in arrivo dall’Oriente,  metalli, pietre preziose, profumi, balsami, sete e tessuti. Qui presero sede le più importanti magistrature legate al commercio, i banchi privati e pubblici e le "assicurazioni marittime".

Il mercato di Rialto era suddiviso in Erbaria, Naranzeria, Beccaria, Casaria, Pescaria, Ruga dei Oresi, Ruga dei Spezieri, rispettivamente luoghi d'incontro dei venditori di ortaggi, frutta, carni, formaggi, pesce, gioielli e preziosi, ma soprattutto le pregiatissime spezie d'Oriente. Le due rive ai piedi del ponte erano invece destinate al mercato dei metalli, del carbone e del vino: Riva del Carbon e Riva del Ferro sul lato del Sestiere di San Marco, e Riva del Vin su quello del Sestiere di San Polo. Gli stessi toponimi sono stati mantenuti fino ad oggi. 

Sembra quasi inutile sottolineare l'importanza che ha avuto da sempre la pesca a Venezia, essendo essa una città fondata sull'acqua. Già ai tempi della Serenissima esisteva una politica ambientale per la salvaguardia del patrimonio ittico, tanto che i pescatori più esperti partecipavano alle sedute del Consiglio per discutere le problematiche riguardanti la laguna. 

All’epoca esistevano due grandi pescherie, una si trovava a Rialto dove oggi c’è il mercato del pesce, mentre la seconda vicino all’edificio della Zecca a San Marco. C’era un’apposita magistratura che controllava la freschezza del pesce e che le misure minime per la rivendita fissate dall’editto del 1173 fossero rispettate. Ancora oggi in pescheria a Rialto si può vedere una tabella in marmo bianco che indica le lunghezze minime permesse per la vendita del pesce.
 

La pesca era un’arte che si divideva tra pescatori e pescivendoli; i primi si recavano al Palo di Rialto per vendere il pesce all’ingrosso ed i secondi lo selezionavano e lo rivendevano nelle due pescherie della città. 

Ancora oggi Rialto è un punto fermo dell'enogastronomia locale, indispensabile tanto per i veneziani quanto per i ristoratori per la spesa quotidiana e per reperire gli ingredienti che formano i piatti tipici della tradizione veneziana. Frutta, verdura di qualità e pesce fresco delle acque lagunari e limitrofe sono una vera garanzia al Mercato di Rialto.

Ecco i nostri consigli per chi visita questo luogo magico:

- Acquistate i prodotti nostrani (Locali) !! Per la frutta e la verdura consigliamo il banco di Santin, dei fratelli Moro e di Boscolo. Per il pesce invece andate da Zane.

- Andate al mattino presto quando è meno affollato per incontrare i veneziani ed i ristoratori.

- Fermatevi all’Arco ad assaggiare i tanti cicchetti della tradizione veneziana, e bevete un’ombra al Marcà.

- Per acquistare spezie e vini andate da Mascari.

- Se non avete voglia di fare il “solito” giro turistico in gondola, ma la vera esperienza veneziana, prendete il traghetto che dal mercato porta alla Strada Nuova, attraversando il Canal Grande.